AIL in udienza da Papa Francesco
C’erano anche 90 pellegrini della sezione AIL di Cuneo lo scorso sabato 2 marzo in Aula Paolo VI per l’udienza con il Santo Padre in occasione del cinquantenario dalla fondazione di AIL nazionale.
La folta delegazione cuneese era composta, tra il resto, da 5 pazienti, 15 ex pazienti, 52 volontari, 3 infermiere del reparto di Ematologia di Cuneo, oltre che da parenti e accompagnatori.
Insieme hanno affrontato un viaggio in pullman faticoso ma ricco di emozioni per l’incontro con Papa Francesco, un "regalo" ottenuto per questo anno speciale: nel 2019 si festeggiano, infatti, 50 anni di attività a livello nazionale e 20 anni in "Provincia Granda".
Due cifre tonde che raccontano tanta strada già percorsa ma allo stesso tempo sono benzina per quella ancora da fare verso la sconfitta delle malattie del sangue. Due anniversari che saranno un’occasione preziosa per ringraziare le migliaia di sostenitori che in questi anni, in tanti modi, si sono spesi per gli altri e per sensibilizzare quanta più gente possibile su una causa che vale la vita di molte persone.
Per questo si sta allestendo un ricco programma di iniziative che si svolgerà nel corso di tutto l’anno.
Nel corso dell’udienza il Pontefice ha dato il suo sostegno e ha espresso la sua vicinanza a tutti i malati ematologici, salutando i volontari delle 81 sezioni provinciali, pazienti e familiari, medici e ricercatori, arrivati da tutta Italia che ogni giorno danno valore all’opera dell’Ail, rendendo possibile la sua missione: migliorare la qualità di vita dei pazienti, sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare l’opinione pubblica al tema della lotta ai tumori del sangue.
"I volontari, ‘stanno’ presso il letto dei sofferenti e realizzano quell'accompagnamento che porta tanta consolazione: è presenza di tenerezza e di conforto, che realizza quel comandamento all'amore reciproco e fraterno che ci ha consegnato Gesù. Un atteggiamento di prossimità premurosa", ha detto il Santo Padre.